Dolorimestruali.com: un sito internet sulle mestruazioni per aiutare senza tabù

Al momento in cui scriviamo siamo nel 2018; e ancora oggi tantissime donne ai quattro angoli del globo si sentono in imbarazzo nel gestire tutto ciò che a che fare con una delle cose più naturali del mondo: il ciclo mestruale.

C’è chi sul posto di lavoro sfila alla velocità della luce l’assorbente della borsa per nasconderlo sotto la maglietta prima di andare in bagno (sperando che nessuno abbia visto niente) o chi si contorce dal dolore e minimizza dicendo che si sente solo un po’ “indisposta” per non dover ammettere apertamente di avere il ciclo.

Ma ciò che può accadere in altre parti del mondo è terribilmente peggio: in alcune culture le donne vengono isolate dalla comunità durante i giorni del ciclo, obbligate a trascorrere più giorni in totale solitudine per evitare qualsiasi contatto umano (questo succede, per esempio, in alcune zone dell’India o del Nepal).

Non (sempre) in maniera del tutto cosciente, ma le mestruazioni sono ancora viste come qualcosa di “sporco” o “impuro”; qualcosa che alle donne viene imposto per natura e che devono sopportare ma di cui è meglio parlare il meno possibile.

Eppure le mestruazioni sono indispensabili per il corretto funzionamento dell’organismo femminile: la produzione di estrogeni da parte delle ovaie gioca un ruolo essenziale nella buona salute delle ossa (per questo le donne in menopausa hanno più possibilità di soffrire di osteoporosi).

Durante i giorni del ciclo mestruale il corpo non solo si libera dall’endometrio (la membrana mucosa che ricopre la cavità uterina) ma espelle anche le tossine e il ferro in eccesso, importante nella prevenzione di malattie cardiovascolari.

La durata del ciclo, l’abbondanza del flusso, la sua “regolarità” e anche il colore o l’odore del ciclo mestruale sono indicatori importanti dello stato di salute di una persona: ogni donna, imparando le basi che la portano a conoscersi, può rendersi conto se c’è qualcosa che non va.

Le mestruazioni, poi, sono portatrici di vita: grazie alla loro presenza il corpo della donna è in grado di riprodursi.

Accettare sé stesse e accettare il ciclo mestruale non come un “supplizio necessario” ma come una parte importante della vita di una donna richiede un processo di apprendimento.

Quello che ci proponiamo attraverso questo sito è creare uno spazio in cui poter parlare a tutti – non solo alle donne – del ciclo mestruale, e di farlo in maniera non giudicante, senza tabù né pregiudizi.

In questo spazio vogliamo dare informazioni utili per poter vivere serenamente questa parte importante della vita, aiutando chi ne ha bisogno e vuole saperne di più: per informarsi, per non sentirsi sola/o, per conoscersi meglio, e per tante altre ragioni.

Ci concentreremo anche su tutto ciò che riguarda i dolori mestruali, un problema invalidante per moltissime donne (da qui il nome del nostro sito, “Dolori mestruali”): parleremo dei rimedi che abbiamo a disposizione, da quelli naturali a quelli più “tecnologici”.

Oggi comincia la nostra avventura editoriale: prossimamente pubblicheremo tantissimi approfondimenti relativi al ciclo mestruale e alla salute della donna!

Le informazioni ed i consigli offerti su questo sito assumono carattere generale e prescindono da un esame specifico di singole problematiche soggettive e, pertanto, non sostituiscono in alcun modo i consigli del vostro medico curante o specialista. I suddetti contenuti, le informazioni ed i consigli offerti non sono da intendersi, pertanto, come universalmente idonee e/o corrette, nè come diagnosi e/o prescrizioni per problemi di salute. A tale riguardo si precisa che il sito mestruazionisenzatabù.it non può essere ritenuto in alcun modo responsabile per le informazioni che dovessero rivelarsi soggettivamente inappropriate o involontariamente dannose per singoli soggetti

Di Stella Fumagalli

Classe 1986, scrivo su diversi blog dal 2011. Sono un'appassionata di scienza, femminismo, animali, film horror e tatuaggi. Amo leggere, odio cucinare, sono intollerante con chi non tollera. Stay human.

1 commento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *